Tu chiamale se vuoi Emozioni... Federico Perrotta Show

Un giorno vorrei raccontare ai miei nipoti una storia. E magari incominciarla così..

“Erano duecento cuori a battere ed emozionarsi. Duecento cuori che battevano all’unisono, come uno scrosciare di applausi entusiasti”.

E il bello di questa storia è che è accaduta davvero. Duecento cuori grazie ai quali tanti altri cuori di non si fermeranno e continueranno a battere e a pulsare sangue, vita!
Racconterò che era un mercoledì di aprile, il 4 d’aprile per la precisione.
Il PTU di Rende ospitava l’emozione, andava in scena il “Federico Perrotta Show”. Magari qualcuno di loro più maliziosetto mi chiederà:
“Zio, e che ha un One Man Show di tanto speciale?”
Allora racconterò loro che in quella sera di aprile, in quel teatro, non andava in scena un semplice spettacolo e che quell'iniziativa voluta dall'Associazione “Benessere Bambino”, più che una serata di beneficenza, sembrava un ritrovo di vecchi amici, uniti da un unico intento, ovvero donare due defibrillatori ad altrettante strutture che nella nostra città, tanto si spendevano per ragazzi come loro: la “Città dei Ragazzi” di Cosenza e l’Istituto “Todaro Cosentino” di Rende. Racconterò di quanto si siano spesi Pierluigi Bruno e la presidentessa Dott.ssa Lolli per organizzare l’evento. Dei rappresentanti delle strutture coinvolte e delle Istituzioni. Parlerò loro della solidarietà e del gruppo di MisSposi Italia e di quel monito “MisSposi c’è”, che assumeva ancora più valore quando in quell’esserci, si concretizzava proprio quella solidarietà.
E se nel raccontare questo preambolo dovessi perdere la loro attenzione, mi giocherò subito la carta vincente, il racconto dettagliato di quello che è stato lo spettacolo di Federico Perrotta. Un amico tra gli amici. E parlerò loro di un istrionico artista, eclettico, brillante, camaleontico. Un metro e novanta di simpatia e buonumore, che dal palcoscenico regalava euforia e risate al pubblico. Che quello stesso pubblico faceva diventare protagonista dei suoi sketch, attraverso le rivisitazioni ironiche e improbabili dei più popolari successi di Hollywood, come Rocky IV e Sister Act.




Racconterò di questo gigante buono, professionista instancabile, impeccabile, sia che si tratti di recitare al fianco di Owen Wilson per lo spot dell’analcolico biondo che fa impazzire il mondo, sia si tratti di improvvisare un divertentissimo siparietto con i ragazzi di MisSposi Italia. Racconterò proprio di Marika Alessio, Maria Carmela Canova, Agostino Chiappetta, Livia Drilea, Alessia Filicetti, Lorenza Mazza, Rachele Morelli, Giorgia Perciavalle, Denis Svist, ragazzi che in quella serata all’insegna della solidarietà svestivano i panni di modelli e si mettevano in gioco nel ruolo di attori.




 Racconterò delle canzoni interpretate da Federico, del “Canto libero”, elevato come un’’”Alba chiara”, proprio “Quando nasce un amore”.
E concluderò provando a descrivere e trasmettere loro quelle emozioni che attraversavano la platea, in quel 4 di aprile del 2017.
E alla fine, sorriderò insieme a loro, sentendomi dire da uno di loro: 
“Ma zio, MisSposi c’era già allora?”. 
Ed io risponderò: “Sì, MisSposi c’era, MisSposi c’è”!
 ( Attilio Palermo )


“ Tu chiamale se vuoi #Emozioni ”

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