Prometeo ha rubato nuovamente il fuoco agli dei - Festival delle Candele
Prometeo ha rubato nuovamente il fuoco agli dei.
Questa volta però è stato più selettivo. Lo ha
concesso a tanti, ma non a tutti. Tanti, ma pochi privilegiati, testimoni di un
evento che definire suggestivo equivale a minimizzarlo.
Prometeo ha rubato il fuoco ed giunto a Cosenza. E
con esso ha acceso centinaia e centinaia di fiammelle, dando vita al “Festival
delle Candele”.
Il cinque e il sei di maggio, organizzata da Svevo srl , Piano B - Event Project Management e RigenerAzione-associazione culturale e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Cosenza, la pietra
antica del Castello Svevo ha ospitato una due giorni davvero esclusiva.
E forse gli dei, avranno concesso il perdono al
povero Prometeo, avendo preso parte all’intera manifestazione.
Presente Apollo, nei momenti dedicati alla musica,
con performance dal vivo, musicali, danzanti, dj set e nei momenti dedicati
all’arte, con istallazioni dai concetti fini ed elaborati, rappresentazioni di
ombre e luci, ricostruzioni sceniche e suggestive delle principali opere
artistiche della città.
Presente Minerva, che ha benedetto i momenti dedicati
alla scienza e all’astronomia, con gli osservatori, i telescopi e tanti occhi
attenti a scrutare la volta celeste, accompagnati dal supporto di astrofisici e
astrofili. E poi Bacco, a presenziare l’area food e l’american bar, allietando
di bontà e allegria gli ospiti del castello.
Tra le stanze del maniero che domina la città,
attraverso i corridoi, lungo le scalinate, tra le terrazze e il giardino, la
luce ha illuminato la notte, il fuoco ha scaldato i cuori.
E dove c’è luce e fuoco, c’è passione. E dove c’è
passione, c’è MisSposi Italia.
E vestite da anime pure ed eteree, le ragazze di
MisSposi hanno vagato con la loro lanterna all’interno delle mura. Anime in
movimento. Fino allo spettacolo che ha concluso in bellezza la loro
performance. Nell’atrio,
sul prato del giardino, come ancelle che mostrano devozione alla dea Diana, le ragazze di MisSposi hanno portato il
proprio “Saluto alla luna”. Una
performance artistica curata da Alfredo Bruno.
( Attilio Palermo )
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