" Troppe volte gli occhi dell'uomo che prima ti dice ti Amo, sono gli stessi di quello che ti usa violenza "
" Troppe volte gli occhi dell'uomo che prima ti dice ti Amo, sono gli stessi di quello che ti usa violenza "
In questi giorni, mi è tornata alla mente una frase che la maestra diceva sempre all'asilo ai miei compagni maschietti ogni volta che bisticciavamo per un giochino, un dispetto, un capriccio: “Le signorine non si toccano neanche con un fiore”. Una frase che mi ha accompagnato nel tempo, una lezione. Ma che crescendo, mio malgrado, ho notato che qualcuno non ha mai imparato o ha dimenticato.
In questi giorni, mi è tornata alla mente una frase che la maestra diceva sempre all'asilo ai miei compagni maschietti ogni volta che bisticciavamo per un giochino, un dispetto, un capriccio: “Le signorine non si toccano neanche con un fiore”. Una frase che mi ha accompagnato nel tempo, una lezione. Ma che crescendo, mio malgrado, ho notato che qualcuno non ha mai imparato o ha dimenticato.
Quante volte ci è capitato di
accendere la TV e di trovarci di fronte ad un caso di violenza verso le donne?
Quante volte abbiamo ascoltato passivamente le tante, troppe notizie convinte
che tutto quello non sarebbe mai potuto
capitare a noi o alle nostre amiche?
Molte, moltissime.
Proprio per questo morivo, MisSposi
Italia, sempre attenta alle problematiche sociali e alla formazione prima umana
e poi professionale di noi modelle, ha voluto dedicare un momento di confronto,
educazione e sensibilizzazione verso una tematica così delicata e un dramma
sempre più diffuso.
Così, lo scorso 6 marzo, presso l'Hotel San Francesco di Rende, ha
fatto sì che ci confrontassimo con questa realtà. E che vi entrassimo in modo
diretto. Abbiamo assistito ad una lezione di autodifesa, alla quale si è
affiancata la testimonianza di una ragazza che in passato ha subito violenze da
parte della persona che amava.
Il corso di autodifesa tenuto
dal maestro Raffaele Napoli, al quale abbiamo partecipato, ci ha insegnato ad
affrontare una qualunque situazione spiacevole di fronte alla quale, nostro
malgrado, potremmo trovarci. Il maestro Napoli ha dato a noi ragazze la
possibilità di imparare a difenderci, a proteggerci da sole da eventuali abusi,
attacchi violenti da parte di ipotetici malintenzionati o, quel che è peggio,
dalla persona che dice di amarci.
La cosa però che ha attirato di
più la nostra attenzione è stata la testimonianza di quella ragazza, una ragazza come tante, ma tanto, troppo simile a
me, simile a noi. Una ragazza con un vissuto che una volta raccontato ci ha
lasciate attonite, senza fiato. Mille parole non basterebbero per lasciar
intendere il dispiacere e - per certi versi - il timore e la rabbia che hanno
suscitato in ognuno di noi. Immedesimazione, empatia che hanno reso
quell'esperienza di vita una pugnalata al nostro cuore.
Quando quella ragazza ha
incominciato a parlare della propria relazione con il suo uomo, il suo amato
uomo, che ha abusato del suo corpo e
della sua mente con ogni tipo di violenza, i nostri occhi si sono
riempiti di stupore. “Come può esistere
un uomo del genere?”, ci chiedevamo. E quella domanda spontanea a cui non
siamo riuscite a dare una risposta : “Perché
non lasciare subito un ragazzo del genere?”.
Proprio lei però, è riuscita a
darla quella risposta. Ci ha detto che arrivare a quella conclusione è la cosa
più difficile, l’accettare di sentirsi in difetto, pur non essendolo. Sì, perché questo è il problema di molte
donne, che si illudono che l'amore voglia dire anche subire passivamente le
angherie del proprio compagno, e si ripetono più volte nella mente "probabilmente sono stata io a
provocare una reazione violenta nel mio uomo". Ma sanno in cuor loro che no, non è così.
Nessuna merita di essere
usata, picchiata, violentata. Nessuna merita un amore - se così può essere
definito- malato e violento.
In quella giornata non abbiamo
imparato solo a difendere noi stesse fisicamente, ma anche psicologicamente.
Perché chi ci ferisce, non lo fa solo nel corpo, ma soprattutto nell'animo.
Abbiamo imparato a difenderci da chiunque voglia tentare di distruggere la
nostra anima, la nostra personalità, di offuscare la nostra ragione, di farci
sentire delle nullità.
Ogni persona ha una propria
dignità. E ogni donna, come me, come noi, prima di ogni altra cosa, prima di
pensare "ho bisogno di trovare un
uomo per poter realizzare il mio sogno d’amore", dovrebbe imparare a
bastarsi e rispettarsi. Solo così, noi donne, potremo difenderci da tutti
coloro che cercheranno di annullarci, vessarci, violentarci.
La violenza non deve essere
mai giustificata. Mai. Neanche davanti all'amore più grande che crediamo di
provare. Perché amare non è ricevere insulti e botte.
Ringrazio MisSposi per avermi
fatto vivere un’esperienza così segnante dal punto di vista umano. Sento di
aver imparato tanto, di essere più ricca umanamente e forse anche più forte. Io amo MisSposi e da oggi un po’ di più me stessa.
( Rachele Morelli )
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